giovedì, maggio 22, 2008

Ermete Realacci torna a studiare

Stavo leggendo la vita su wikipedia di un certo Ermete Realacci, attuale "ministro ombra" dell'ambiente per il partito democratico. Realacci oggi ha dichiarato che il ritorno al nucleare e' costoso e ideologico.Ho letto che questo signore vanta di una maturita' classica, poi diventa pubblicista, poi in una serie di salti quantistici diventa il boss della lega ambiente, e poi niente meno "ministro ombra": che figata in due parole.

Come si evince dalla sua biografia, Realacci ha passato piu' tempo a fare "public relation" e "network" per essere eletto e diventare capo di qualcosa, invece di studiare seriamente, e non per sentito dire, le reali problematiche energetiche-ambientali. Diversi anni fa', uno dei fondatori di green peace, uno di quelli che ha studiato, ha dichiarato che il nucleare e' una delle vie per combattere effettivamente il riscaldamento globale, il buco dell'ozono, etc, etc. Ora caro Realacci basterebbe un minimo del tuo tempo, per studiare e capire 1) che con l'eolico, idrolico,e i pannelli solari non si risolve il problema energetico e la sudditanza energetica dalla francia perche' questi sistemi non forniscono abbastanza energia e sono di grande impatto ambientale 2) il nucleare e' una forma di energia pulita in quanto non emette in atmosfera la CO. In aggiunta le radiazioni emesse da una centrale nucleare sono molto meno di quelle emesse da una centrale a carbone.

Mi spiace dirlo ma in questo caso, la sinistra con realacci in testa ha toppato di brutto. Magari se cominciano a studiare qualcosa, la prossima volta prendono anche qualche voto in piu'.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh no caro Ste, non ha toppato per niente!
Ti assicuro che ci sono molte persone istruite e che conoscono concretamente i problemi energetici e i metodi di produzione che scelgono comunque di opporsi al nucleare, nonostante i vantaggi che hai citato.
Io sono una di queste e anch'io ho fatto un bel salto quantico visto che 4/5 anni fa difendevo il tuo stesso identico punto di vista.
Il nucleare (parliamo della fissione, beninteso) è una soluzione a breve termine le cui conseguenze politiche a livello internazionale possono essere troppo importanti a causa della proliferazione di ordigni al plutonio che quasi sempre segue l'utilizzo delle centrali. A livello locale il trasporto e lo stoccaggio delle scorie crea tensioni e gli incidenti di fughe sono all'ordine del giorno anche in paesi che hanno un senso dell'organizzazione molto più sviluppato di quello italiano.
Si basa inoltre sullo sfruttamento di giacimenti (non infiniti, ricordiamolo) che il più delle volte sono in Paesi non politicamente stabili in cui si scatenano guerre per controllare quella che è una delle poche risorse economiche del paese.
Non credo l'Italia sia pronta per gestire questi problemi, non ultimo la sensazione di onnipotenza, sto parlando di sprechi, che deriva dall'avere l'energia a basso prezzo economico, visto che nessuno ne vede l'alto prezzo ambientale neanche col carbone che inquina effettivamente di più. L'energia a basso prezzo è utilissima per l'industria e la crescita economica e il benessere personale visto che il nostro modello sociale ha come unico obbiettivo (Fonte: Levi-Strauss) giustamente la massimizzazione dell'energia procapite disponibile. Beh, ci sono persone come me che non credono a questo modello e preferiscono i sacrifici necessari, a medio termine, per imparare a rinunciare a questo tipo di sistema, energetico e non!
Cominciamo a usare il geotermico e il solare in ogni abitazione in cui sia possibile insatllarlo, POI piantiamo delle eoliche dove si può, e una volta finita questa bella trasformazione accompagnata da una cultura del risparmio energetico, ALLORA costruiamo le centrali minime necessarie per il funzionamento del Paese. Ma non accetto che si parli di nucleare a priori come la vera soluzione del problema energetico.

Dici che son stato lungo?? :):)

Un abbraccio

stef ha detto...

Ciao Paolo, mi spiace ma secondo me ho ragione io per una serie di motivi :-D.

In questo momento, semplicemente tutte le energie rinnovabili messe assieme non sono in grado di fornire il fabbisogno energetico richiesto dalla grossa industria. Ma neanche lontanamente. Un piano energetico serio, cioe' che mira alla soluzione del problema , deve guardare o al bruciamento di idrocarburi (carbone, idrocarburi,..) o al nucleare. Da li non si scampa.

Per quanto riguarda gli altri problemi del nucleare che menzioni:

- Risorse non infinite: l'uranio e' finito, ma il torio che si estrae dalla sabbia e'tantissimo. l'india sta gia' usando reattori al torio

- Scorie radioattive. Se non avessimo chiuso alla ricerca sul nucleare in maniera cosi drastica in tutto il mondo, saremmo gia' a prototipi di bruciatori di attinidi che eliminao in gran parte le scorie

- Proliferazione: 1) l'estrazione di plutonio e' difficilissima 2) ci sono enti mondiali che vigilano sulla proliferazione.

Realacci rimane comunque un pirla, perche' basta fare due calcoli con la matita per capire che quello che lui pensa e dice non ha senso. Ripeto che deve tornare a scuola.

Anonimo ha detto...

Eh eh, lo sapevo che andavo dritto nella tana del lupo schierandomi contro il nucleare su questo blog :):)

Grazie per le informazioni sull'India, non sapevo in effetti che ci fossero reattori al torio (e quindi subcritici, credo) già in funzione.

Per chiarire il mio punto di vista, permettimi di fare qualche considerazione personale e non tecnica.

Non si tratta, come tu ed enrico credete, di avere ragione o meno in quanto i nostri obbiettivi sono decisamente opposti e quindi è abbastanza naturale che le soluzioni per ottenerli siano diverse.

Non è un caso che anche grandi personalità scientifiche, che rispetto, siano state alla base della petizione per la reintroduzione del nucleare in Italia. Dal punto di vista di una persona normale, se mi permetti l'aggettivo qualunquista, il nucleare E' la soluzione per perpetrare al meglio lo stile di vita distruttivo ed alienante che ritengo conduca.

Io personalmente sono un Gandhista, mi piace pensare di "vivere semplicemente perchè altri possano semplicemente vivere" ed il nucleare non va in quella direzione, è piuttosto il simbolo di un male necessario per conservare i nostri privilegi conquistati da sempre a scapito dei diritti umani e dei rapporti equi tra i popoli.
Sono un membro attivo di "decroissance" (shift-off in inglese, credo) e sono uno di quegli stronzi che a Tolosa vanno a falciare i campi di OGM perchè mi oppongo con le forze che ho alle prospettive di vita che ci si presentano davanti, di cui il nucleare, l'I-phone, i viaggi aerei, l'automobile fanno parte.
Il mio stile di vita mi porta a vivere in modo "primitivo" a contatto con la natura almeno due mesi all'anno e questo mi ha insegnato due cose:
1) la gente che è cresciuta ed ha vissuto sempre in città non si rende conto di quanto sia schiava di confort inutili e di quanto savoir-faire ha perso in due generazioni
2)La natura è in pericolo. Il miei viaggi in Cina e Groenlandia e le foto di un amico che ha appena attraversato l'antartide mi hanno dato una scossa definitiva in quel senso. Il nucleare rappresenta un modo facile per portare molta gente ad essere grandi consumatori di energia e questo il pianeta non può più sopportarlo.

Mi fermo qui ma, come vedi, non si tratta solo di una scelta tecnica, di una soluzione ad un problema scientifico. Si tratta piuttosto di una scelta etica legata al mondo che vorremmo vedere fra duecento anni.

In realtà, Ste, ci vorrebbe una bella birra per approfondire il problema, non sono queste poche righe che possono esprimere concetti e sensazioni così profondi...

bye bye

Anonimo ha detto...

si' in effetti questo blog e' la tana delle tigri nucleari, sei stato coraggioso :-D .

io vedo il nucleare come avanzamento tecnologico e non come male necessario per fornire energia ai paesi capitalisti. e anche se fosse un mezzo per fornire energia ai paesi consumisti, almeno si farebbe energia in maniera pulita, senza danneggiare il pianeta con la CO.

Inoltre trascuri tutti i vantaggi che la societa'(anche quella ideale, non consumista) puo' trarre dall'industria nucleare: medicina nucleare, sterilizzazione di cibo contaminato, produzione di idrogeno da usare in macchine pulite, neutron imaging.
Quando dici no al nucleare, volente o nolente dici di no anche a tutte queste tecnologie, pensaci...

FSRBSA McMutton (Haggis) ha detto...

Ma se parlassimo anche di solare termodinamico, eolico off Shore ed estrenalità negative?

http://haidaspicciare.blogspot.com/2011/03/energia-pulita-vs-nucleare-non-puo.html